A tutti è capitato almeno una volta, aprendo la dispensa di casa, di notare la presenza di alcuni alimenti scaduti. Si tratta di un’evenienza molto fastidiosa in quanto, mai come oggi, lo spreco di cibo e di soldi sono cose da evitare. Nel momento in cui ci si trova davanti a un cibo scaduto, è bene capire cosa fare di quest’ultimo e la domanda, come avrai modo di vedere tra poco, è tutto tranne che priva di senso. Come muoversi, per esempio, quando si ha a che fare con il tonno in scatola?
Classico alimento che viene acquistato e messo in dispensa con l’obiettivo di fare scorta nel tempo, è versatile e adatto sia a primi piatti, sia a secondi (lo i utilizza soprattutto per le preparazioni estive, portate in tavola quando, per esempio, non si ha voglia di accendere i fornelli per motivi di comfort climatico). Cosa succede nel momento in cui è scaduto? Per capire cosa fare e per scoprire qualcosa di più su un alimento molto popolare che può salvarti la cena quando hai poco tempo, non devi fare altro che continuare a leggere questo articolo.
Quanto dura il tonno in scatola dopo la scadenza?
Uno dei motivi per cui il tonno in scatola è frequentemente utilizzato come alimento per le scorte in dispensa riguarda il fatto che, in media, la sua durata è di 5 anni. Quando ci si trova con in mano una scatoletta la cui data di scadenza è passata, non è il caso di allarmarsi. Come mai? Perché, anche dopo la scadenza, il tonno in scatola può esserre consumato ancora per diversi mesi a venire. Importante innanzitutto è conservarlo nel modo giusto, ossia in un luogo fresco, buio e asciutto. Nel momento in cui si apre la confezione, è necesario consumarla entro un giorno.
Il tonno in scatola scaduto da pochi giorni o, come hai appena visto, anche da pochi mesi, come unico problema avrà il fatto di presentare un sapore meno intenso e piacevole. Se si guarda, invece, al capitolo della sicurezza alimentare, non ci sono motivi per avere paura. Sicuramente ti starai chiedendo come mai. Tutto è dovuto al fatto che, in fase di confezionamento, si procede, cosa che accade anche quando si parla di altri alimenti, tra cui i pomodori, all’eliminazione dell’ossigeno, riducendo drasticamente il rischio di proliferazione di patogeni.
Quando non mangiare il tonno in scatola scaduto?
Esistono dei casi in cui il tonno in scatola scaduto non va mangiato in quato rischioso per la salute? Assolutamente sì! In questi casi, è possibile chiamare in causa le situazioni in cui è presente, nella latta, della tossina botulinica. Il botulino alimentare è estremamente pericoloso e può provocare, se ingerito, le seguenti problematiche di salute:
- Secchezza delle fauci
- Paralisi dei nervi cranici
- Difficoltà nell’articolazione dei vocaboli quando si parla
- Decesso per paralisi respiratoria
La buona notizia è legata al fatto che, quando una scatola di tonno scaduta è contaminata dal botulino, esiste un segnale inequivocabile, ossia le lattine che presentano un amonalo rigonfiamento. Non bisogna assolutamente abbassare la guardia in quanto il botulino è una tossina in grado di proliferare anche in contesti caratterizzati da assenza di ossigeno.
Ovviamente se si ha anche solo il minimo dubbio sull’integrità del prodotto o se quest’ultimo presenta un odore fastidioso, è fondamentale evitare di procedere all’assunzione. Essenziale è osservare anche le peculiarità visive della carne: per poter parlare di qualità di quest’ultima, è necessario che siano presenti criteri come l’aspetto lucido e la consistenza solida. Se possibile opta, anche per evitare gli interferenti endocrini, contaminanti che interferiscono con l’assetto ormonale, per il tonno in vetro.