Mangiare sottilette scadute: attenzione alle conseguenze

Le sottilette sono molto impiegate in tutto il mondo, essendo sostanzialmente costituite basilarmente da varie tipologie di formaggio generalmente a pasta semi morbida, anche se sono spesso presenti vari ingredienti, che rendono questo prodotto maggiormente in grado di essere conservato prima della consumazione. Mangiare sottilette scadute quali rischi comporta per la salute?

La sottiletta è un alimento di larga diffusione ed è facilissimo trovarle nei vari banchi frigo dei supermercati, pur essendo un latticino o comunque un prodotto di origine casearia ha una data di scadenza dalla produzione generalmente abbastanza lunga. Se scegliamo di mangiarne consapevolmente o meno, cosa succede al nostro organismo?

Cosa c’è nelle sottilette

Le sottilette dal punto nutrizionale sono di fatto costituite spesso da vari tipi di formaggi ai quali vengono aggiunti diversi edulcoranti e conservanti ma anche additivi nella maggior parte dei casi. Quelle che noi chiamiamo sottilette sono anche definite liberamente come formaggio fuso a fette in quanto quasi sempre viene utilizzato uno o più tipologie a pasta dura, che sono poi fusi.

Sono presenti quindi prodotti caseari, spesso anche latte in polvere, aromi ed emulsionanti ma anche sodio o sale oltre a vari coloranti (che non sono comunque sempre presenti). Il tutto viene portato ad una temperatura sufficientemente alta così da ottenere un impasto abbastanza omogeneo. Dopodichè il contenuto viene posto nei tradizionali stampi che conferiscono alla sottiletta la forma rettangolare.

Sottilette scadute: effetti

Generalmente le sottilette vanno conservate in frigorifero essendo parte, come detto di un impasto diversificato: la data di scadenza va distinta tra obbligo di consumo entro una data e preferibilmente entro una certa data, anche se spesso le sottilette rientrano nella seconda categoria, soprattutto se è impiegato un solo tipo di formaggio.

  • Se ben conservate le sottilette possono essere consumate senza conseguenze fino a 2 settimane dopo la data riportata
  • In tutti gli altri casi è bene controllare lo stato della sottiletta e che non rechi sezioni ammuffite o dalla consistenza diversa

In senso generale le sottilette proprio perchè confezionate singolarmente sono molto più al sicuro dai microorganismi ma evitare il consumo di un prodotto molto “passato” in termini tempistici dalla scadenza corrisponde quantomeno ad una buona idea, soprattutto se l’involucro in plastica presenta dei rigonfiamenti tipici dell’intera confezione o della singola sottiletta.

I sintomi più lievi sono legati a difficoltà digestive, eruttazioni e flatulenza fino ad un fastidio generalizzato. Ma se si mangia una sottiletta scaduta da troppo tempo scattano facilmente i tipici sintomi di una intossicazione alimentare, dalla diarrea alla perdita di appetito, fino al vomito ed ai crampi allo stomaco. In particolare bisogna attenzionare il consumo dei prodotti scaduti da parte di chi è immunodepresso.

Lascia un commento